giovedì 20 giugno 2013

A PROPOSITO DI SANDALI






Tempo d'estate e tempo di scoprirsi.
Si valorizza la propria estetica.

Ben curato e ben vestito.
Il sandalo mette in risalto piede e caviglia.

Un bel sandalo si fa notare.
Un bel sandalo dà fascino al piede.

Il tacco può personalizzarne lo stile.
Il tacco rende sinuosa la camminata.







I sandali 

di Maria Teresa Morry 
Non aspetto nessuno
per questa estate,
i sandali satinati
una volta sola con te 
li rimetto
su altre strade
a calpestare dove non sei passato.

Non sono sandali
da sposa
da amante
da bella che attende, 
sono i miei sandali.

Li indosserò soltanto 
per la bellezza del mio passo.



Vi presento alcune delle mie "bambine"









mercoledì 19 giugno 2013

ITALIAN EXPRESS

Italian Express?

Nel tempo della velocità, lo slow time. Gustarsi il tempo, i luoghi, la compagnia.

Come?

Con i Treni Turistici:

Trenino verde
Attraversa la Sardegna con una locomotiva a vapore che risale a oltre un secolo fa. Il percorso va da Cagliari a Mandas, si viaggia a bordo della carrozza che ha ospitato il celebre scrittore inglese D. H. Lawrence che descrive il suo viaggio in Sicilia e poi in Sardegna compiuto da lui e da sua moglie nel 1921.





Un percorso che mostra i tesori dell'isola tra panorami, storia e bellezze ambientali. Si può ammirare lo scorcio di mare dalla stazione di Settimo. Poi il treno si immerge tra i vigneti, gli uliveti e i campi di grano di Dolianova, Serdiana e Soleminis. Una volta giunti a Mandas si può iniziare un altro viaggio in direzione Sorgono e Arbatax. Bisogna informarsi bene sulle coincidenze.


Treno Blu
E' il treno turistico del Lago d'Iseo ed entra in funzione in primavera. Sui binari da Bergamo per Palazzolo e da qui in direzione Paratico-Sarnico, lungo il fiume Oglio, torna a circolare lo storico treno a vapore di Trenitalia che è un'attrazione turistica da  vent'anni. Il 1 maggio 2013 si è festeggiato il 20° Anniversario del Treno Blu e il 100° anniversario della Locomotiva FS 625-100 "La Signorina" . La Signorina è stata messa in funzione per l'evento trainando il treno storico da Bergamo con le sue carrozze dalle classiche panche di legno.




Treno rosso
Meglio conosciuto come Bernina Express. E' il treno della Ferrovia Retica che parte da Tirano in Valtellina e che attraversa le Alpi svizzere giungendo a Saint Moritz in Alta Engandina. Ogni anno sono oltre 700.000 i passeggeri che si godono questo spettacolare viaggio anche nel periodo invernale. In quattro ore porta i viaggiatori dai ghiacciai alle palme, attrversando tre regioni linguistiche 196 tra ponti e viadotti e 55 tra tunnel e gallerie. Nel 2008 il percorso è stato inerito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco.




Ora passiamo alla Storia: la Ferrovia delle Dolomiti Calalzo-Cortina-Dobbiaco


A differenza degli svizzeri, noi nel 1964 abbiamo pensato bene di sopprimere questa linea insieme alla soppressione della Ferrovia Elettrica della Val di Fiemme e della Ferrovia della Val Gardena Chiusa-Plan a trazione a vapore.
Invece di valorizzarle e nel tempo magari avere il riconoscimento da parte dell'Unesco, ci siamo giocati i flussi turistici che queste linee potevano dare.
Per la storia di questa linea rimando ai siti di riferimento.

Siti consigliati:

Film "Vacanze d'inverno" 1959

martedì 18 giugno 2013

3° CONCORSO FOTOGRAFICO ITALIAN LIBERTY





Tempo d'estate e voglia di viaggiare.

Ho trovato questo concorso che ha a che fare con l'arte ed è rivolto a giovani e a meno giovani, a professionisti e a dilettanti, ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado e a tutti gli amanti della bellezza e ai valori di cui il Liberty è portatore.







Al concorso "Italian Liberty" ideato e diretto da Andrea Speziali ed organizzato da Aitm Art,

 è possibile iscriversi gratuitamente dal 2 marzo al 31 ottobre 2015.



Per ulteriori informazioni vi invio al sito:




Facciamo conoscere i nostri capolavori! Quest'estate facciamo i reporter!

mercoledì 12 giugno 2013

L'ATTIMO FUGGENTE





Ve lo ricordate?
Film bellissimo!

Ho scoperto per caso
navigando in internet

l'esistenza dei Parchi Letterari.
Luoghi che hanno ispirato

poeti e scrittori.
Ora li possiamo "vivere"

ripercorrendo emozioni, sensazioni
declamando i versi e le letture

delle loro opere
alla maniera 

della Setta dei Poeti Estinti
anche noi diventiamo protagonisti.



Gli eventi letterari si potrebbero organizzare volendo alla maniera delle "Invasioni Digitali".


Siti consigliati:

Parchi Letterari


lunedì 10 giugno 2013

ART NOUVEAU E AEMILIA ARS




Alfonso Rubbiani nasce a Bologna il 3 ottobre 1848 da Vincenzo, magistrato, e Letizia Fanti. Cresce in una famiglia fortemente cattolica tanto da essere tra i fondatori nel 1867 della Società della Gioventù Cattolica Italiana. Studia per diventare notaio ma poi nel 1870 abbandona i libri per arruolarsi nell'esercito papalino per arrestare l'avanzata dei piemontesi.

Dopo l'avventura romana rientra a Bologna dove non completerà gli studi ma si dedica al giornalismo scrivendo e dirigendo vari giornali vicini al movimento cattolico e dimostrando un nascente interesse verso il restauro dei monumenti suscitato dai lavori di Giuseppe Modenesi per il completamento in stile neogotico della facciata della chiesa di San Martino. Nel 1882 viene coinvolto dal conte Francesco Cavazza nei lavori di restauro del castello di San Martino in Soverzano. 



Continua la sua attività di restauro di monumenti e nel periodo che va dal 1898 al 1903 fonda assieme al conte Francesco Cavazza la manifattura artistica "L'Aemilia Ars" che sull'esempio dell'Arts and Craft Movement di William Morris produce molteplici oggetti d'uso quotidiano (pizzi, mobilia, gioielli, tipografia) di raffinata esecuzione. La produzione si concentra nel campo delle arti decorative e di arredo improntata al recupero del Gotico e del primo Rinascimento e influenzata dal naturalismo floreale Art Nouveau.

Conclusa l'esperienza della Manifattura, continua la sua attività principale che è il restauro di monumenti. Alfonso Rubbiani muore a Bologna nel 1913. 

Della Manifattura rimarrà in esercizio solo il settore merletti e ricami grazie a Lina Bianconi Cavazza e Camerlita Zucchini con lo scopo di procurare una "industria sussidiaria" alle lavoratrici precarie "senza distoglierle dalla famiglia". Questa sezione, che ha alla base la raccolta di numerosi modelli di trine antiche e i motivi decorativi di alcuni artisti della gilda di Rubbiani, sarà in grado di continuare una prospera attività fino al 1936 partecipando a varie esposizioni internazionali.

Ad Alfonso Rubbiani  viene riconosciuto il suo contributo allo sviluppo dello stile Art Nouveau in Italia per le cosiddette arti minori. 

Liberty in Italia: l'Art Nouveau è definita così in Italia rispetto al resto d'Europa perché l'editore che stampava le riviste con le decorazioni Art Nouveau a Londra si chiamava Liberty. Quindi per correttezza non userò il termine Liberty ma Art Nouveau

Alcuni esempi di disegni della Manifattura "Aemilia Ars". Oltre ad essere una tecnica di ricamo è uno stile ben definito e apprezzato in tutto il mondo.



Tovaglia disegnata da Alfonso Rubbiani su vecchio disegno di Cesare Vecellio

STORIA FAMIGLIARE






Come da tradizione veneta nel corredo non può mancare una tovaglia in pizzo di Burano. In alcune famiglie, come la mia, alcune tovaglie si tramandano di madre in figlia o da nonna a nipote.

Non solo tovaglie ma anche copriletto. 

Di seguito il copriletto di famiglia che sto restaurando. Diciamo che ha qualche anno!

E' una forma d'arte che va tutelata. E' un peccato che non si riesca ad organizzarsi come "Reggio Ricama" per l'arte canusina. Questo tipo di ricamo rischia di essere veduto solo nei musei.


Copriletto presentato a mo' di tovaglia








siti consigliati:

venerdì 7 giugno 2013

EPPUR SI MUOVE!

In questo post do sfogo alla mia parte di "architetto", sì perché secondo i miei professori delle superiori avrei proprio dovuto fare Architettura a Venezia. 

Prendo a prestito la celebre frase del Barretti che spiegando agli inglesi il Processo di Galileo Galilei davanti all'Inquisizione inventò l'aneddoto con annessa la frase da lui inventata. Nel lessico giornalistico viene usata per esprimere un dubbio che resiste a tutte le rassicurazioni dell'interlocutore.

E ora a noi, la casa fissata al terreno ma che si muove. Come!!?

Eravamo abituati alle case mobili: tende, roulotte, case prefabbricate  che si trasportano con tir da una città all'altra - vedi America. Ma a una casa fissa in un luogo che si muove seguendo il movimento del sole?

Che mi risulti la prima casa che gira su se stessa seguendo durante il giorno l'andamento del sole è Villa Girasole, dove? A Mezzavilla di Mercellise Verona. Il quando è interessante: costruita dal 1929 al 1935. Ma da chi? Dal proprietario, Ingegner Angelo Invernizzi, dall'Architetto Ettore Fagiuoli e dall'ingegnere meccanico Romolo Carapacchi. Geniale? Direi proprio di sì.







C'è da dire però che nonostante le continue richieste che arrivavano al Comune per visitarla, la Villa era visitabile solo in determinate circostanze od eventi ed era gestita dalla Fondazione Il Girasole Angelo e Gina Invernizzi di Mendrisio, Svizzera. 

Ora la Fondazione è passata in Italia e la gestisce la Fondazione Cariverona. So che ci sono vari progetti in merito ma non credo che al momento sia aperta alle visite dei turisti. Per questo bisogna aspettare un pò. 


Vi propongo di seguito alcune immagini e dei link interessanti e più esaustivi. Da allora solo negli ultimi anni si è ripreso il concetto di "casa rotante" e eco sostenibile, vedi esempi di Dubay e Australia.
Dopo Angelo Invernizzi, David Fisher e l'archittettura dinamica.


 

Sto progettando una tovaglia Art Nouveau dedicata a Villa Girasole
Intanto vi faccio vedere la tovaglia futurista di Giacomo Balla più attinente al tema "movimento"




siti consigliati:
Rotating Tower Dubay
Esempi di grattacieli che ruotano
 Villa Girasole articolo
Casa rotante Australia
Documenti Villa Girasole
Filmato Istituto Luce 1935 Villa Girasole
Filmato casa rotante Australia
Casa giratoria Cordòva
Architettura dinamica

mercoledì 5 giugno 2013

ABBAZIA DI PRAGLIA






L'Abbazia di Praglia ha a mio avviso una storia molto più affascinante di quella raccontata da Umberto Eco "Il nome della rosa". Quando si dice che la realtà supera la fantasia.

Qui in realtà non ci sono delitti da scoprire, ma oltre la preghiera e il lavoro secondo le regole benedettine, c'è la conservazione dell'arte, della conoscenza, la difesa della conoscenza scientifica: in modo diplomatico alcuni Abati di Santa Giustina al quale è collegato l'Abbazia di Praglia difesero l'opera di Galileo Galilei ed alcuni di loro, in collaborazione con altri monaci scienziati di altri ordini religiosi furono in "rete epistolare" scientifica anche con  "Gli Stati Generali delle Province Unite dei Paesi Bassi" e con Parigi.



E' soprattutto grazie a Padre Benedetto Castelli che Galilei ha goduto di una certa "difesa ecclesiastica" che gli ha permesso di continuare i suoi studi, sono molto interessanti le corrispondenze epistolari tra scienziati: Girolamo Spinelli , benedettino che prese le difese di Galilei con lo pseudonimo di Cecco di Ronchitti, anch'esso Abate di Santa Giustina e di Praglia come lo era stato Benedetto Castelli, Padre Renieri Vincenzo, ed altri. Merita una trattazione storica a parte.

La cura per i libri: ad oggi Praglia è Monumento nazionale dal 1882, la sua biblioteca, dopo varie vicissitudini, conta ora oltre 120.000 libri e donazioni i personaggi eccellenti come Antonio Fogazzaro e Armando Levi Cases, ed altri. I monaci sono anche riconosciuti a livello internazionale per il restauro dei libri antichi.











Dal 1943 grazie al suo operato per il salvataggio e conservazione dei beni di musei veneti durante il periodo bellico, godette di una legge per le Biblioteche di Monumento Nazionale.







Oltre al restauro di libri antichi e alla conservazione di beni museali quali per esempio i quattro cavalli di bronzo di San Marco durante il periodo bellico, i monaci benedettini hanno anche una lunga tradizione per la coltivazione e preparazione di medicamenti officinali.






Dal 1956 in Abbazia di Praglia si trovano anche dieci Sukkah (pannelli che servono nella festa ebraica delle Capanne a costituire i sukkòt: le capanne che ricordano l'esodo verso la terra Promessa, ogni famiglia in ricordo di ciò soggiorna in capanne mobili per una settimana). Questi Sukkah sono di arte veneta del 1730 dipinti probabilmente da Giuseppe Graziani. Questi Sukkah venivano commissionati dalle famiglie ebree venete per la Festa delle Capanne.





Quello che mi ha più impressionato comunque di tutta la lunga storia oltre alla difesa di Galilei, è il sangue freddo dell'Abate che durante la seconda guerra mondiale oltre a trattare con il governo di allora per la tutela dei beni culturali, salvava ospitandoli, ebrei, civili e ariani. I nazisti avevano il sospetto che l'Abbazia fungesse da rifugio e infatti vi fu un'ispezione fortunatamente i monaci dell'Abbazia dotata di nascondigli, riuscirono a non far trovare nessuno. Il docente universitario Armando Levi Cases potè rifugiarsi dai monaci mentre poco distante a Vò la Villa Contarini Venier fungeva da "luogo di prigionia e transito" per gli ebrei destinati ad Auschwitz.

Vale la pena visitarla è comunque un "luogo dello spirito" e si sente.




Antonio Fogazzaro a Praglia



Siti consigliati:
Abbazia di Praglia Storia

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Antonio Fogazzaro