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mercoledì 19 giugno 2013

ITALIAN EXPRESS

Italian Express?

Nel tempo della velocità, lo slow time. Gustarsi il tempo, i luoghi, la compagnia.

Come?

Con i Treni Turistici:

Trenino verde
Attraversa la Sardegna con una locomotiva a vapore che risale a oltre un secolo fa. Il percorso va da Cagliari a Mandas, si viaggia a bordo della carrozza che ha ospitato il celebre scrittore inglese D. H. Lawrence che descrive il suo viaggio in Sicilia e poi in Sardegna compiuto da lui e da sua moglie nel 1921.





Un percorso che mostra i tesori dell'isola tra panorami, storia e bellezze ambientali. Si può ammirare lo scorcio di mare dalla stazione di Settimo. Poi il treno si immerge tra i vigneti, gli uliveti e i campi di grano di Dolianova, Serdiana e Soleminis. Una volta giunti a Mandas si può iniziare un altro viaggio in direzione Sorgono e Arbatax. Bisogna informarsi bene sulle coincidenze.


Treno Blu
E' il treno turistico del Lago d'Iseo ed entra in funzione in primavera. Sui binari da Bergamo per Palazzolo e da qui in direzione Paratico-Sarnico, lungo il fiume Oglio, torna a circolare lo storico treno a vapore di Trenitalia che è un'attrazione turistica da  vent'anni. Il 1 maggio 2013 si è festeggiato il 20° Anniversario del Treno Blu e il 100° anniversario della Locomotiva FS 625-100 "La Signorina" . La Signorina è stata messa in funzione per l'evento trainando il treno storico da Bergamo con le sue carrozze dalle classiche panche di legno.




Treno rosso
Meglio conosciuto come Bernina Express. E' il treno della Ferrovia Retica che parte da Tirano in Valtellina e che attraversa le Alpi svizzere giungendo a Saint Moritz in Alta Engandina. Ogni anno sono oltre 700.000 i passeggeri che si godono questo spettacolare viaggio anche nel periodo invernale. In quattro ore porta i viaggiatori dai ghiacciai alle palme, attrversando tre regioni linguistiche 196 tra ponti e viadotti e 55 tra tunnel e gallerie. Nel 2008 il percorso è stato inerito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco.




Ora passiamo alla Storia: la Ferrovia delle Dolomiti Calalzo-Cortina-Dobbiaco


A differenza degli svizzeri, noi nel 1964 abbiamo pensato bene di sopprimere questa linea insieme alla soppressione della Ferrovia Elettrica della Val di Fiemme e della Ferrovia della Val Gardena Chiusa-Plan a trazione a vapore.
Invece di valorizzarle e nel tempo magari avere il riconoscimento da parte dell'Unesco, ci siamo giocati i flussi turistici che queste linee potevano dare.
Per la storia di questa linea rimando ai siti di riferimento.

Siti consigliati:

Film "Vacanze d'inverno" 1959

lunedì 29 aprile 2013

LA SETA: TRA STORIA E LEGGENDA


L'allevamento del baco da seta è citato nei libri di Confucio (2600 a.C.).
Nei testi si riporta la leggenda che attribuisce a Xi-ling-shi, moglie quattordicenne dell'imperatore Hoong-ti, il merito di essere stata la prima a insegnare l'arte di allevare il fuligello e di svolgere il bozzolo.



Xi-ling-shi


Si narra che l'imperatrice mentre stava passeggiando notò un bruco, lo sfiorò con un dito e dal bruco spuntò il filo di seta. Man mano che il filo fuoriusciva dal baco l'imperatrice lo avvolgeva attorno al dito, alla fine vide un piccolo bozzolo e comprese il legame tra il baco e la seta.


 
I regnanti orientali per non far trapelare il segreto della produzione della seta, impedirono con pene severissime, anche la pena di morte, l'esportazione del baco da seta.
Solo intorno al 550 d. C. attraverso l'impero bizantino, si hanno notizie dello sviluppo della sericoltura in Europa.

Si narra che due monaci dell'ordine di San Basilio agli ordini dell'imperatore Giustiniano, riuscirono a portare a Costantinopoli delle uova di baco da seta nascoste nel cavo di alcune canne di bambù. Probabilmente è solo una leggenda, ma l'evento è stato tramandato per secoli e può essere assunto come evento chiave per l'espansione della bachicoltura in Europa.








Circa lo sviluppo della produzione della seta in Italia, non esiste di fatto una data certa, ma lo si riconduce come epoca al XIII e XIV secolo. Grazie ai contatti con l'Impero bizantino.

Oltre alla Calabria, Campania e la Sicilia, fra le prime località sericole settentrionali vi furono anche Bologna e Trieste. La produzione serica si diversificò: Bologna per i tessuti leggeri, 
Venezia per i drappi pesanti e Genova per i velluti.









 Pallio di San Lorenzo, Genova











                                                                                      
 sinistra: tessuto genovese; destra: tessuto veneziano

A Padova, lavorava anche mio papà come ricercatore presso la Sezione Specializzata per la Bachicoltura dell'Istituto Sperimentale per la Zoologia Agraria. Vi propongo l'intervista al suo collega di lavoro, il direttore Luciano Capellozza.

Oggi questa storica Stazione Bacologica Sperimentale fondata nel 1871, è stata convertita in Unità di Ricerca di Api-Bachicoltura con nuovi laboratori e locali accanto ad Esapolis il grande Museo Vivente degli Insetti 







Siti consigliati:

www.museidigenova.it 
http://www.youtube.com/watch?v=EhstsTQ5eQg
http://www.ibimet.cnr.it

LA VIA DELLA SETA



Via della Seta è una definizione unitaria e romantica inventata nell’’800 dallo studioso tedesco Ferdinand von Richtofen. 


Nella realtà non esisteva una sola Via, ma esistevano molti percorsi che mutavano continuamente a causa delle difficoltà contingenti, solo uno rimase invariato nei secoli quello che giungeva all’oasi di Dunhuang e da lì proseguiva, o lungo i limiti settentrionali o lungo quelli meridionali del deserto del Taklamakan, per poi ricongiungersi a Kashgar da dove, valicati i passi montani del Pamir, proseguiva verso l’India o verso l’altopiano dell’Iran e poi verso il Tigri e l’Eufrate. Le carovane dunque rimanevano ai margini del deserto, ne seguivano il perimetro lungo la collana delle oasi, Kuqa, Turpan e Dunhuang, all’epoca città fiorenti e autosufficienti e dotate di complessi sistemi di irrigazione.

L’ONU ha annunciato l’intenzione di creare UNWTO-UNESCO ‘Silk Road Heritage Corridors’

Questi corridoi cercheranno di stabilire percorsi turistici cross-border, con politiche di agevolazione per il rilascio dei visiti e facilitazioni di transito ai valichi di frontiera. 

A questo proposito, il Tagikistan ha annunciato l’apertura del Passo Kulma, al confine con la Cina, per i visitatori internazionali, mentre il Kazakistan ha dichiarato la sua intenzione di istituire una zona Central Asia con esenzione dal visto.























siti consigliati:
http://www.storiain.net/arret/num159/artic5.asp
http://medialab.sissa.it/
http://www.thetravelnews.it

sabato 27 aprile 2013

MARCO POLO

Forse alcuni di noi hanno già pianificato le proprie vacanze, i propri viaggi lunghi o corti che siano.
Ci sono molti tipi di viaggi: per lavoro, per vacanza, per trovarsi e ritrovarsi tra parenti, per avventura, per ricerca e scoperte scientifiche, pellegrinaggi verso luoghi sacri, per amore.

Poi ci sono personaggi nella storia che brillano per intraprendenza e senso dell'avventura, che sentono che oltre la siepe del proprio giardino c'è un mondo da scoprire, da andare a conoscere, e magari perchè no?, con cui fare affari, intrattenere relazioni.

Personaggi che aprono vie commerciali e che lo fanno per primi.

Attraversare Paesi dove dovevi cavartela magari non conoscendo molto la lingua e i costumi locali, dove dovevi essere perspicace per capire sempre e al momento giusto cosa fare. 
In un'epoca in cui non c'era internet, né la fotografia e dove i Paesi e i loro popoli erano descritti e trascritti dai viaggiatori e anche dai soldati che facevano ritorno in patria.


Come non pensare a Marco Polo?

Figlio di ricchi mercanti di Venezia parte per il Catai (Cina) nel 1271, il secondo viaggio per suo padre e suo zio il primo per lui. Lì vi rimase per circa 17 anni prima di fare ritorno a Venezia. 

In Cina - allora Cataj- ebbe anche incarichi di prestigio e svolse attività da ambasciatore per conto del Kubilai Khan.




Se non fosse caduto prigioniero dei Genovesi, probabilmente non avrebbe dettato le sue memorie tradotte in francese: il "Milione", e in anni successivi, in toscano e veneziano.

Del XX secolo, il romanzo storico "Il Viaggiatore" scritto da Gary Jennings che ha veramente ripercorso l'itinerario di Marco Polo. Libro interessante anche per un confronto storico tra un Viaggiatore dell'XI secolo e un Viaggiatore del XX secolo.













Curiosità:

  • dal 1982 al 1995 l'effige  di Marco Polo era sulle banconote da 1000 lire.
  • è stato dato il suo nome un'asteroide:  29457 Marco Polo
  • l'aeroporto di Venezia porta il suo nome