lunedì 29 aprile 2013

LA VIA DELLA SETA



Via della Seta è una definizione unitaria e romantica inventata nell’’800 dallo studioso tedesco Ferdinand von Richtofen. 


Nella realtà non esisteva una sola Via, ma esistevano molti percorsi che mutavano continuamente a causa delle difficoltà contingenti, solo uno rimase invariato nei secoli quello che giungeva all’oasi di Dunhuang e da lì proseguiva, o lungo i limiti settentrionali o lungo quelli meridionali del deserto del Taklamakan, per poi ricongiungersi a Kashgar da dove, valicati i passi montani del Pamir, proseguiva verso l’India o verso l’altopiano dell’Iran e poi verso il Tigri e l’Eufrate. Le carovane dunque rimanevano ai margini del deserto, ne seguivano il perimetro lungo la collana delle oasi, Kuqa, Turpan e Dunhuang, all’epoca città fiorenti e autosufficienti e dotate di complessi sistemi di irrigazione.

L’ONU ha annunciato l’intenzione di creare UNWTO-UNESCO ‘Silk Road Heritage Corridors’

Questi corridoi cercheranno di stabilire percorsi turistici cross-border, con politiche di agevolazione per il rilascio dei visiti e facilitazioni di transito ai valichi di frontiera. 

A questo proposito, il Tagikistan ha annunciato l’apertura del Passo Kulma, al confine con la Cina, per i visitatori internazionali, mentre il Kazakistan ha dichiarato la sua intenzione di istituire una zona Central Asia con esenzione dal visto.























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