giovedì 9 maggio 2013

LE SCARPE DELLA MARCHESA




Nel XII secolo, i calzolai Veneziani, si riunirono in corporazioni chiamate dei "Caleghéri e Zavateri" comprendenti categorie speciali di calzolai come quella dei "Solarii" che producevano esclusivamente suole per scarpe e calze solate (una sorta di calza maglia alla quale veniva applicata una suola in cuoio) e quella dei "Patitari" che producevano zoccoli chiamati "Socchi" e "Zanghe", con la suola in legno e sughero.

Gli influssi degli stili orientali -bizantino, ottomano, cinese - dovuti a scambi commerciali e alle guerre influenzarono e si integrarono con gli stili delle calzature della  Serenissima Repubblica di Venezia. Basti pensare alle cioppine: simili alle calzature turche e cinesi, che riuscirono poi a definire un proprio stile.



"Dall'ultima volta che ti ho incontrata,
la tua femminilità è divenuta ancor più paradisiaca,
vista l'altezza delle tue cioppine."
                                - William Shakespeare




Divenne, nel XV secolo, uno dei più evidenti indici di ricchezza. Ci volevano due aiutanti per montare su queste esagerate calzature, eppure le donne le ostentavano con orgoglio a dispetto dei risolini dei forestieri che venivano in città talvolta soltanto per ammirarle. 




Si ritiene che i mariti veneziani avessero favorito l'introduzione della cioppina perchè limitava il rischio che le mogli andassero troppo in giro.



Le autorità ecclesiastiche furono subito favorevoli alle cioppine perchè limitando i movimenti, scoraggiava attività peccaminose quali la danza.








Chiamate "zoccolo di mucca" o "muso di bue" le cioppine erano oggetto di scherno e annoverate tra le calzature più brutte. Denominato "zoccolo" era sostenuto da due colonne di circa 20 centimetri che lasciavano l'arco del piede sospeso a mezz'aria e rendevano praticamente impossibile la deambulazione.








La moda delle cioppine si estese  alla Francia e all'Inghilterra, dove le donne vacillavano su zatteroni così alti  da impedire qualsiasi movimento in assenza di aiutanti.
In Inghilterra, nel XVI secolo, se una sposa fingeva di essere più alta indossando delle cioppine, suo marito aveva il diritto di ripudiarla.

Passarono di moda due secoli dopo quando si scoprì che una suola più bassa sul davanti rendeva più agevole lo spostamento su scarpe alte. Nacque il tacco.

Le cioppine vennero vietate dopo che un gran numero di donne incinte avevano abortito a seguito di cadute. Ciononostante  questo modello continuò a rimanere in voga in tutta Europa fino al XIX secolo









siti consigliati:
http://www.museodellacalzatura.it
http://mocenigo.visitmuve.it

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