mercoledì 15 maggio 2013

TACCHI A SPILLO

Quando Roger Vivier introdusse sul mercato le sue scarpe provocanti, una giovane francese ne comprò un paio ricamato, ma gliele riportò il giorno dopo: "Le applicazioni di perline erano leggermente rovinate, (e la cliente lamentava) che le scarpe erano scomode. Dopo aver esaminato le suole, il direttore sbottò:"Ma Madame, lei ha camminato, con queste scarpe!".


I tacchi a spillo erano fatti per essere decadenti, non utili: servivano a indicare che le donne nel dopoguerra potevano starsene sedute o con i piedi per aria. Le donne furono rimesse su un piedistallo e smisero di lavorare: nessuno può indossare tacchi a spillo per costruire aeroplani.

Sex and the City ha creato un precedente: un programma televisivo molto seguito poteva creare tendenze di moda. Ha inoltre allertato l'industria calzaturiera che, con la donna giusta come esempio, le acquirenti comuni potevano essere persuase a spendere centinaia di dollari per un paio di scarpe di lusso.


Ad uno studio: "Gli uomini non si accorgono che le donne hanno i tacchi alti" pubblicato su "Telegraph" di Londra, nel 2010, Manolo Blahnick ribatté: "E' l'altezza delle scarpe a conferire alle donne una camminata sexy, ritmica; ed è questo che piace di più agli uomini. Chiunque dica che gli uomini non ci fanno caso è pazzo: la prima cosa che gli uomini guardano sono le gambe di una donna, e nulla le valorizza di più dei tacchi alti."

Con la democratizzazione della moda si è assistito a una fioritura del midmarket, composta da scarpe alla moda, ma non troppo care e spesso "usa e getta". Mercato in crescita grazie alla cliente denominata "ragazza cool", che non può permettersi calzature di lusso ma se ne intende di moda e pretende scarpe all'ultimo grido e a un prezzo accessibile. 

Nel primo decennio del Duemila la relazione tra donne e scarpe si è cementata: le calzature sono diventate sinonimo di autonomia femminile. "Voglio quelle scarpe, merito quelle scarpe e me le comprerò".

Il mio motto è: "Perché soffrire quando si può fare a meno?" sulle orme di Salvatore Ferragamo, oltre a disegnare calzature stupende mi piacerebbe perfezionarne la struttura e, come ha fatto lui creare innovazioni per camminare più comode e sexy.

Per il momento vi mostro un mio modello. 









Libro consigliato:
"Le donne dalla caviglia in giù" - autore: Rachelle Bergstein, ed. Mondadori

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