giovedì 2 maggio 2013

POESIA HAIKU

Visto il successo di SPRING TIME ho deciso di approfondire l'argomento in questo post parlando "a pillole" della cultura giapponese.
Anche poesia e pittura celebrano da secoli il fiore di ciliegio. Ecco due bellissimi haiku scritti il primo dal poeta e scrittore Yosa Buson (1715-1783) e il secondo dal poeta Taigi (1709-1771).


Cadono i fiori di ciliegio
sugli specchi d'acqua della risaia:
stelle, al chiarore di una notte senza luna






Cose avvolte nel buio,
ciliegi in fiore di notte:
la porta del tempio.



Gli Haiku, come è noto, sono brevissimi componimenti poetici, senza titolo, che condensano in pochi, essenziali versi un' episodio che ha suscitato in chi scrive un' improvvisa illuminazione. Si caratterizzano quindi per la sintesi, per la sua apparente semplicità , per il gusto raffinato e sapiente nella scelta delle parole e per una profonda capacità evocativa.
  
Dal XVIII secolo il genere haiku acquisisce dignità letteraria . La condizione alla base di questo tipo di poesia è la convinzione dell'inadeguatezza del linguaggio rispetto al compito di testimoniare la verità.

C'è molta cultura Zen alla base della poesia Haiku, il cui intento è quello di far tornare il linguaggio alla sua essenza pura, ovvero alla sua nudità.

Alla primavera e a un' aggraziata figura femminile è dedicato un Tanka composto nel VI secolo da Otomo Yakamochi.
Il tanka è un altro genere di componimento poetico giapponese, più antico, ma sempre contraddistinto dalla brevità dei testi .


 



Primaverile
di folti l'orto odora
fiori di pesco -
una fanciulla sosta
nell'ombra rosea dolce.

1 commento:

  1. Adoro la cultura giapponese ed ho letto molto in materia anche se devo ammettere che per noi occidentali è un po' difficile da comprendere. Questo post aiuta ad avvicinarsi a questo mondo affascinante. Brava.
    Rispondo ad una tua precedente domanda: io faccio merletto di Venezia e Burano ed ho un mio blog http://www.ombrettapanese.it/
    Un abbraccio
    Ombretta

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